Beh volevo parlarvi un po' di esport o comunque del gaming in Italia. Sin da quando ho vinto il premio del miglior content creator italiano agli Esport Awards mi è stato affibbiato il titolo di "simbolo del gaming italiano" "volto dell'esport italiano" (anche se non ci credevo tanto mi sono fatto carico al meglio delle mie possibilità) ho cercato di promuovere gli esport in Italia facendo conoscere quella nicchia di giocatori competitivi, gaming competitivo e hardcore gaming. Non è sempre facile, sfortunatamente viviamo in un paese dove la nostra cultura del gaming si ferma ai titoli playstation e niente di più, molti giochi non prendono nemmeno la luce qui in italia perché non sono disponibili su console. Fidatevi è stressante mentre cerchi di giocare un gioco e mettere in campo determinate skill sentirti dire "non parli mai con la chat" "non intrattieni" "che schifo questo gioco, gioca a questo X" e tante altre cose, questo perché non me ne vogliate ma di big che portano hardcore o esport non ce ne sono in Italia e quindi per le persone è un accomunare di contenuti. Sfortunatamente per noi, chi mastica gaming dagli anni 90 a chi si è affacciato all'hardcore/esport è una croce che dovremo portare chissà per quanto tempo. Fidatevi che ci metto tutto l'amore del mondo e la voglia di provarci a far conoscere questo mondo, pensate al libro, al documentario o anche ad altre piccole cose come tutti gli eventi che ho fatto gratis solo per promuovere l'esport. Ultimo di questi i VCT master, ho avuto la fortuna di avere i diritti per poterli restreammare e creare un contenuto più "chill" per far avvicinare nuovi giocatori (vuoi anche che ho ripreso in mano Valorant), li ho seguiti come potevo nonostante avessi una settimana piena di impegni e soprattutto l'ho fatto gratis.
Mi duole dirlo ma l'anno 0 degli esport non c'è mai stato, manca di tutto non solo i fondi, la pool di viewer ma anche tutto il lato tecnico e ogni anno che passa ci allontaniamo dagli altri paesi che invece spiccano il volo, inseguirli si tratta molte volte di arrancare per stare al loro passo e vivere di risultati mediocri finendo poi per chiudere baracca.
In questo anno di quarantena abbiamo provato tante strade per far conoscere di più l'hardcore/esport vedete ad esempio la skill di Alexa con Lavazza o le varie interviste e interventi anche televisivi, molte volte non si vedono nemmeno i risultati prefissati o che si vorrebbero e non è facile non buttarsi giù. Gioco ai massimi livelli da quando ho 15 anni e soprattutto ogni gioco che decido di giocare cerco di imparare le meccaniche, di vederlo sotto un occhio diverso da quello di un semplice giocatore della domenica "passatemi il termine", mi piacciono le sfide se no non sarei mai passato da console a PC e magari avrei giveuppato anche prima. Mi dispiace vedere i talenti italiani dover scappare dall'italia per poter avere un accenno di carriera o provare qualcosa, vedere persone convertirsi a parlare inglese perché "non va qui in italia", vedere giocatori cambiare strada perché non ci sono gli investimenti, i fondi o comunque la possibilità di crearsi una carriera nell'esport. La cosa che però più non capisco è vedere la confusione che si fa e le critiche e insulti a chi cerca di dare il massimo e portare qualcosa che sia diverso dal classico trash, borderline content e casual gaming; c'è una grande confusione in Italia, streamer, per gli italiani, significa nel 99% dei casi pro player quando non c'è nemmeno nessuna correlazione. Io ad esempio attualmente sono in pausa e vengo continuamente considerato pro nonostante non lo sia, mentre invece ragazzi che si allenano ore, fanno sacrifici, mettono la disciplina e l'allenamento prima di ogni altra cosa venire trattati a pesci in faccia. La stampa non è da meno sottolineando solamente ciò che porta più "soldi", ormai non si lavora più con un'etica professionale. Sono umano e a volte anche io perdo la speranza, mi sento solo in questo cammino e penso a quanto possa essere diversa la situazione se non fossimo così indietro mentalmente, voglio ringraziare quella piccola fetta di utenti che solo grazie a loro se un minimo accenno, di sentore di esport, è possibile qui in Italia. Se non ci foste voi adesso saremmo ancora al paleolitico del gaming, a volte in mezzo al buio vi vedo come delle lucciole e mi ricordo perché quando ero piccolo guardavo l'MLG, stermy e i major di CS e sognavo di essere lì al loro posto.

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