â–¬ KAI (non) E' UN DEGNO EUROPEO â–¬ (pt 1)


[WARNING FICCYNA: R-18 MAYBE, GAY SURE, BASHING, BADWRITING MODE ON]
Pairing: KaiMiwa
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Miwa guardò la foto sul comò che raffigurava lui e Kai.
Erano such felici e gli venne da piangere.
La strinse al cuore e intanto prese il cazzo in mano, mentre le lacrime iniziavano a sgorgargli dagli occhi già arrossati.
"Kai..." sussurrò, mentre con la mano prese ad accarezzarsi sempre più rudemente, con foga, mettendo in quelle parole e in quei gesti tutto il rancore che provava e aveva provato in quegli anni nei confronti della sua amicizia con Kai, e nei confronti di se stesso.
L'atto finì con schizzate di sperma sui muri e colate di bava sui pavimenti, ma tutto sommato non era male.
Ora Miwa si sentiva già meglio e riprese a sorridere.

IL GIORNO DOPO
[Ore: 7.30, all'entrata della scuola]

Miwa dopo essersi sfogato la sera prima non percepiva più nessun rancore o sofferenza (per il momento), quindi arrivato a scuola salutò tutti come aveva sempre fatto. Dopotutto quello era un rientro a scuola per tutti quelli che si erano diplomati due mesi prima, e rivedere le vecchie facce dei suoi amici lo mise di buonumore.
Ma gli bastò soffermarsi sul banco vuoto di Kai per tornare ad essere triste.
Dolci lacrime di primavera gli scesero silenziose, ma era inverno.
D'improvviso finì la lezione e Miwa se ne stupì.
Visto che era intervallo decise di andare a prendersi una bocchinata(1) d'aria sul retro della scuola, dove incontrò Morikawa e Aichi.
"Ciao ragazzi" li salutò cercando di sembrare il più normale possibile, senza però riuscirci perché Aichi lo tirò a sé per un braccio.
"Ciao..Miwa dopo ti devo parlare..." gli disse, svelto, e poi prese con sé Morikawa e le loro figure si fecero più lontane, fino a sparire.
Miwa capì che Aichi voleva parlargli di Kai.
Strinse i pugni e deglutì... gli faceva ancora tanto male.
A dire il vero "ancora" non era il termine appropriato, dal momento che Kai se n'era andato da solo un paio di mesi.
Eppure per Miwa quella era un'eternità.
Mentre Miwa si prende tempo per riflettere, vi spiegherò perché Aichi fa parte della sua scuola quando nel canon non è così.

DUE MESI PRIMA
[Scuola superiore di Kai e Miwa, cerimonia del diploma]

Aichi e Kai si trovavano da soli nell'atrio della scuola.
"Kai, e adesso che farai?" chiese Aichi, forse un po' timoroso.
"Andrò in Europa" gli rispose Kai, sorridendogli.
Poi guardò attraverso una finestra, i petali di ciliegio cadevano instancabili dagli alberi.
Aichi ricambiò il sorriso, era triste. Non voleva che il suo amico e rivale se ne andasse, ma doveva mostrarsi forte. "Capisco..."
Kai tornò a guardarlo, gli mise le mani sulle spalle "Aichi... mi prometti una cosa?"
Quest'ultimo incrociò il suo sguardo, annuendo "Qualunque cosa, Kai-kun!"
"Prenditi cura di Miwa..."
Visto che la posizione dell'edificio era molto vicina all'abitazione di Miwa, Aichi cambiò scuola e andò in quella dove prima c'erano Kai e Miwa per prendersi cura di lui e del suo sorriso.

[TORNANDO A NOI]

La campanella suonò tre volte, e le lezioni finirono. Miwa era già pronto per tornare a casa quando Aichi lo chiamò.
"Miwa... devo parlarti di Kai!" Miwa sussultò nel sentirlo nominare, ma fece finta di non aver avuto reazioni.
"Hai sue notizie?" chiese ad Aichi, estraendo il cell dalla tasca per fargli vedere i messaggi che NON aveva ricevuto da Kai.
Aichi estrasse il suo (non cazzo ma cell) e scosse la testa in segno di negazione.
"Ma... tornerà. O si farà vivo. E' questione di tempo... è sicuramente occupato..." gli disse Aichi per rassicurarlo.
Miwa per nascondere le sue sofferenze fece il sorriso più falso che avesse mai fatto "lo so... stai tranquillo anche tu, okay?"
La scena si concluse lì, i due si salutarono e ognuno tornò a casa propria, con i volti tristi e le anime depresse.

IN THE MEANTIME
[Albergo lussuoso, stanza di Kai, Europa]

Kai finalmente libero da ogni impegno si trovava sul letto. Per curiosità guardò il cell "oh cazzo quante notifiche!"
Scorrendo i messaggi notò un messaggio di Miwa:
"Kai... mi manchi. So che non dovrei dirtelo, perché ormai tu hai la tua vita e io ho la mia, ma la verità è che senza di te non riesco a fare niente. Non ti sto implorando di tornare, avevo solo bisogno di farti sapere che continuo a pensarti, nonostante tutto, e non credo smetterò mai di farlo. Appena puoi rispondimi, o chiamami... mi manchi tanto [emote]"
Kai pianse come non aveva mai fatto e decise che avrebbe chiamato Miwa.

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DIZIONARIO:
(1) bocchinata = boccata

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