@ricpuglisi @michgrieco @Italia_Unica
Il sistema a ripartizione, per certi versi iniquo, non era probabilmente più sostenibile , ma la riforma Fornero, a mio avviso, è una soluzione peggiore del male. Una riforma, sono parole di SuperElsa necessaria “ per compiacere i mercati finanziari” . Una riforma , aggiungo io, che ha compromesso il futuro di tanti italiani. Pensa ad esempio all''allungamento dell'età pensionabile sulla base dell'aspettativa di vita riferito ai malati di cancro e a persone affette da gravi patologie. Nemmeno per loro è rimasta invariata la data d'uscita dal mondo del lavoro. Dovrebbero, in teoria, ovviamente, restare al lavoro sino a quasi 70 anni. L'adeguazione alle aspettative di vita dei coefficienti di trasformazione in rendita e i requisiti di età,, per queste persone risulta davvero beffarda.

Secondo studi attendibili, che tu, da esperto, puoi o meno confermare, l'applicazione della Fornero porterà all'erogazione di meno di 700 euro di pensione a chi oggi guadagna sui 2.500 euro ! Una cifra, quella appena citata, privilegio di pochi!

Si dice anche che per avere una pensione non da fame si dovranno versare 400 mila euro di contributi.
Insomma, non aveva poi torto Paolo Barnard scrivendo che nella riforma c'era l’intenzione di coercire un intero popolo verso l’interesse privato dei Fondi Pensione. Il fatto è che solo una parte degli italiani è in grado di sottoscriverli!

E' il caso ancora di dire che la riforma non si cura di garantire i diritti sociali di coloro i quali hanno perso periodi contributivi non per colpa loro (motivi di salute, di lunghi periodi disoccupazione ecc,)

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