il_doc

Filippo Giomi · @il_doc

20th Feb 2013 from Twitlonger

@navigaresicuri il #cyberbullismo non è il problema. e dare dello "sfigato" al "cyberbullo" non risolve assolutamente nulla.
il vero problema è l'età media e le conoscenze informatiche delle persone che si sentono vittime del "cyberbullismo", un termine inventato per descrivere una realtà a loro sconosciuta: internet.
internet è lo spazio dove vige libertà assoluta di parola, in barba a qualsiasi tentativo di censura, e che quindi contiene letteralmente QUALSIASI cosa, da facebook, alle foto di gattini, al porno, al traffico d'organi. giusto per dirne qualcuna.

l'avvento dei social network ha fatto avvicinare moltissime persone al pc, persone che altrimenti non avrebbero avuto alcun interesse a navigare su internet.

e sono persone con conoscenze superficialissime del computer e di internet, che utilizzano solo per andare a vedere cos'hanno scritto gli amici su facebook ignorando totalmente l'esistenza di miliardi di altri siti e altre realtà virtuali.

e chi sono queste persone?
sono specialmente giovani, giovanissimi e bambini anche sotto i 10 anni che, per emulazione dei "grandi", si iscrivono a social network approcciando la rete con troppa ingenuità e si ritrovano a prendere facciate scoprendo in poco tempo che non è tutto arcobaleni e teneri gattini.

perchè?
perchè in italia non c'è una cultura informatica (per dirla in maniera carina "siamo indietro come le palle dei cani"), nessuno insegna a navigare su internet e i genitori ignorano quali siano gli aspetti "meno chiari" della rete e lasciano i propri figli da soli davanti a un computer.

quindi è inutile condannare a posteriori situazioni che si vengono a creare a causa dell'ignoranza e dell'ingenuità di chi naviga, ma sarebbe meglio intervenire a priori, facendo formazione su un mezzo di comunicazione che sempre di più influenzerà il nostro modo di vivere, lavorare e informarsi, in modo da preparare chi approccia internet per la prima volta a partire più "schermato" e consapevole di quello a cui può trovarsi di fronte.

come già si fa nelle scuole quando si affrontano temi come la droga o l'educazione sessuale.

ci sono ragazzi che si infilano involontariamente in situazioni che poi li portano in alcuni casi addirittura al suicidio.
perchè nessuno ha mai spiegato loro che, ad esempio, quando una cosa viene messa in rete ci rimane per sempre, e che anche se chi l'ha messa la rimuove, c'è sempre qualcuno che per un motivo o per l'altro se la sarebbe potuta salvare per ripubblicarla altrove senza il permesso del proprietario.
come ad esempio una foto, il motivo del suicidio di una ragazzina americana.

il punto è che bisogna fare formazione, esattamente come per l'educazione sessuale o il rapporto con le droghe.
l'espressione "prevenire è meglio che curare" non è esattamente la più efficacie perchè non si deve vietare nulla, ma piuttosto informare e preparare, in modo da partire già consci di quello che ci si può trovare davanti.

dare dello "sfigato" al cyberbullo è come mettere una mano su un fornello acceso e lamentarsi del calore.

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