Nomadware

Nomadware · @Nomadware

16th Sep 2010 from Osfoora

L'evocazione è di gran lunga più potente degli eventi. Quanto ti ho detto di me è al contempo vero e falso: vero perché abita la mia coscienza; falso perché non tutto ha il pedigree dei fatti. D'altronde molti record del database degli eventi esula dalla presenza nella tua memoria consapevole: quella bistecca che hai mangiato l'animale che per quella è stato ucciso e le sue sofferenze, il karma del suo assassino… oppure, al contrario, quel partner con cui l'essere stata ritieni essere presente nel tuo quotidiano, salvo non ricordare che dei cammei, mentre il suo ingombro è una coabitazione nella coscienza del tuo attuale compagno che pure non l'ha mai incontrato. Per questo lui ama tradirti ogni istante, non quando guarda di passaggio quella ragazza dalle belle gambe che traversa il vostro cammino, ma quando evoca sdraiato sull'erba guardando il cielo quella donna impossibile che non ha mai incontrato e che cambia ad ogni evocazione con un'intensità che la rende più vera di te, prigioniera come sei degli stereotipi del ruolo che ti hanno incollato e che tu ti sei creata: rompiballe o disinibita, premurosa o soffocante, che importa se Santa, puttana o entrambe. E tu quella realtà più vera del vostro viaggio di nozze la ignorerai fin dopo morta, oppure la sospetterai anche se non esiste rendendo fattuale un evento della coscienza.
"Ma no, tesoro, quello che dici non esiste… non è mai esistito. Sono solo tue fantasie!"
Non sono fantasie come spettri, larve della mente: è immaginazione, evocazione sensoriale, azione che crea, intensità pura della coscienza al di là dei registri, al di fuori dell'anagrafe delle finzioni con cui ci raccontiamo essersi fatta la carne della nostra identità.

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